Utilizzo del test di Nugent per la diagnosi di ipercortisolismo

(soppressione con desametasone a basse dosi: 1 mg)

Spesso l’endocrinologo visita pazienti che presentano un quadro clinico di obesità, ai quali sono stati richiesti l’ACTH e il CORTISOLO plasmatico, per svelare un possibile ipercortisolismo.
Nelle valutazioni del significato diagnostico dei livelli plasmatici di Acth e cortisolo, oltre all’indubbia affidabilità del laboratorio che attua l’esame, si deve tener conto delle variazioni circadiane di secrezioni dei suddetti ormoni e dei fenomeni di secrezione episodica (per esempio lo stress).
Il quadro clinico dell’ipercortisolismo è in gran parte comune ad altri quadri morbosi (obesità, ipertensione diabete, sindrome metabolica, alterazioni mestruali, osteoporosi etc.); ne consegue che riconoscere la suddetta patologia quando il paziente presenta un quadro clinico classico è relativamente facile.
Difficile è invece riconoscere un ipercortisolismo nelle sue fasi iniziali o quando si manifesta con una sintomatologia incompleta.
Per tale motivo un endocrinologo esperto preferisce nel dubbio di un ipercortisolismo altri tipi di indagini, fra le quali il test di Nugent che risulta facilmente eseguibile pratico e affidabile.
Il test rapido di soppressione notturna ad 1mg consiste nella determinazione del cortisolo plasmatico tra le ore 8 e le ore 9 del mattino, a digiuno, dopo aver assunto la sera precedente 1 mg di DST per os tra le ore 23 e le ore 24. Una concentrazione di cortisolo inferiore a 1,8 mcg/dl esclude la presenza di un ipercortisolismo

L’interpretazione del cortisolo dopo 1mg desametasone può essere influenzata dai seguenti fattori:

 

FALSI POSITIVI

FALSI POSITIVI

Ridotto assorbimento del desametasone

Acloridria:

  • gastrite atrofica;
  • infezioni da Helicobacter Pylori;
  • uso cronico di inibitori di pompa protonica;

Interventi chirurgici del tratto gastro-intestinale.

Induzione o inibizione del citocromo p450 (principalmente sottofamiglia CYP3A4)

Induttori

  • Anti-epilettici: fenitoina, carbamazepina, fenobarbiral, primidone, topiramato.
  • glucocorticoidi;
  • etanolo;
  • altri farmaci: apalutamide, ezalutamide, lacaftorivacaftor, mitotane, rifampicina.

Induttori

  • inibitori steroidogenesi surrenalica: Ketoconazolo, mifepristone;
  • anti-virali: boceprevir, cobicistat, darunavir, indinavir, lopinavir, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, teleprevir;
  • anti-micotici: itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo;
  • altri farmaci: ceritinib, claritromicina, cloramfenicolo, idelalisib, nefazodone, telitromicina.

Azione sull’asse ipotalamo – ipofisi – surrene (HPA)

Ipo-reattività:

  • glucocorticoidi;
  • tabagismo cronico

Ipo-reattività:

 

  • patologie acute / croniche associate a elevati livelli di citochine infiammatorie (es. sindrome metabolica);
  • disturbi psicologici: depressione maggiore, Disturbo di attacchi di panico, Anoressia nervosa.
  • alcolismo cronico.

Livello della globulina legante il cortisolo (CBG)

⇑ CBG:

  • gravidanza;
  • estrogeni orali;
  • mitotane;
  • SERM

⇓ CBG:

  • ipotiroidismo;
  • malnutrizione;
  • sindrome nefrosica.

Polimorfismi del gene CYP3A4

Metabolizzatori “Veloci” Metabolizzatori “Lenti”

 

Il test rapido con 1 mg offre il vantaggio di essere economico e di semplice esecuzione specialmente in pazienti ambulatoriali.

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